Rosa Mundi Award for Finalist Biennale Arte di Cipro | Larnaca 2023

THE FORTRESS OF THE NEW DOGMA

“Dall’ultima cena al dogma prodotto dalla stampa”

L’installazione complessivamente si chiama “LA FORTEZZA DEL NUOVO DOGMA” (THE FORTRESS OF THE NEW DOGMA)
ed è composta da più opere da me realizzate, in ordine:

“LA CHIAVE DELL’ULTIMA CENA”
dipinta su vetro con pigmenti vegetali ed animali marini su vetro e specchio, che raffigura una mia composizione pittorica dell’ultima cena di Cristo, con i 12 apostoli e la figura di Giuda rappresentata con uno specchio che riprende la sua ideale sagoma. Lo specchio è la porta attraverso la quale lo spettatore entra involontariamente in scena, all’interno della Domus, la casa ove è ambientato idealmente uno dei banchetti più importanti della storia. L’uomo e l’umanità è rappresentata come un ripetersi e continuto tradire sè stessa nel corso dei secoli;

” THE REMPLACEMENT OF A DOGMA”
una versione della mia “ultima cena” dipinta su vetro con pigmenti vegetali ed animali marini su vetro e specchio, in cui ho simulato uno scoppio figurativo dell’immagine di Giuda, poggiando di fronte al quadro,  sul tavolo rettangolare 12 armi (dalle mitragliette a delle pistole) composte con giornali News Papers di tutto il mondo, ed al centro una chiave e tanti piccoli pezzi di vetro. Questa opera è a sua volta attorniata di pile di giornali quotidiani provenienti da tutto il mondo.

Alla destra di remplacement of dogma, un’opera di Banksy che rappresenta la MONNALISA che spara sul mio quadro “‘ultima cena” con un bazuka in mano

Davanti a queste tre opere, sulla sinistra “RESURRECTION” con le sagome di tre donne ( a significare le tre marie che si recano il giorno dopo al sepolcro di Cristo). L’opera fa parte della serie “The box” ossia delle mie opere che ho iniziato a produrre nel 1998 utilizzando materiale di riciclo, perfezionate poi con il tempo con cui ho dato inizio ad una nuova corrente che ho denominato NEOSPAZIALISMO. La ragione di questa definizione sta nel creare uno spazio infinitamente piccolo e diverso, compenetrato dalla luce e quindi restituito allo sguardo dello spettatore in infinite possibilità spazili. I pigmenti di colore sono ricavati da polvere di pietra proveniente dal Sinai e pigmenti animali marini che ricavo dalle meduse spiaggiate.
All’interno delle scatole sono nascoste delle scritte, una sorta di messaggio universale, in latino (in altri casi in greco antico o in arabo antico o in aramaico) al fine di rendere ancor più spaziale ed infinita l’interpretazione e lo sguardo e il significato possibile conferito dall’osservatore.

Sempre davanti, ma sulla destra una piccola opera della serie delle mie sfere armillari (che ho messo in opera in diverse dimensioni e materiali a partire dal 2016 utilizzando i ferri ed i legni di antiche vecchie botti del ‘400 del Castello di Morsasco in Piemonte ove ho un atelier) è posizionata l’opera che si chiama “SOSPENSIONE DEL PENSIERO”, in cui stigmatizzo con due diverse sagome di uomo l’attimo in cui si concentra la potenziale riflessione e pensiero dell’uomo e lo sprigionarsi di un’idea. La condizione dell’uomo sospesa tra il pensiero in potenza e la sua realizzazione manifestazione chiara e le conseguenze che ne vengono. In questa opera racchiudo tutta la visione antropocentrica dell’uomo dalla sua prima “domus”, il suo io, sé stesso e l’esternalizzazione e la collettivizzazione ed apertura agli altri del proprio pensiero. L’universo uomo è così racchiuso in una sorta di galassia epocentrica, la sfera armillare in cui tutto esternamente sembra essere a lui asservito.

L’intera installazione invece, LA FORTEZZA DEL NUOVO DOGMA,
è una riflessione sui dogmi del passato e quello più seducente ed insidioso del presente . Il Dogma è un atto di fede assoluta per la comunità credente, dichiarato solennemente; principio considerato verità indiscutibile. Il dogma è letteralmente una verità che non può essere discussa, custode di concetti altissimi e rivelazioni soprannaturali, pietra angolare che regge l’arco della fede di una lettura spesso religiosa del mondo . Infatti quando pensiamo al dogma, ci viene alla mente la religione ed i suoi numerosi dogmi.
Ma il dogma risiede anche in altre dinamiche, il dogma si mostra come arbitro pretenzioso, che mettere in dibbio ha sapore di sfida perché indubitabile. Storicamente, il dogma è stato vissuto in entrambi i modi. Potremmo dire che si tratta di un assioma , che però non vive nell’ambito della logica, quanto in quello della religione, e per estensione delle scienze sociali in genere.
Con questa opera, ben oltre il dogma della trinità, dell’immacolata concezione o del corpo di Cristo nell’eucaristia, spingendosi al più grande e pericoloso dogma della nostra epoca moderna, ossia un certo tipo di Stampa che campeggia verità ineluttabili ed indiscutibili, pietrificandosi sostituendosi vistosamente alla verità o alle verità possibili, con la forza della reiterazione mediatica di una notizia a prescindere dalla sua fonte e corrispondenza alla realtà dei fatti. La stampa revisionista storica, asservita a dinamiche politiche e geopolitiche, come economiche che per la forza divulgativa di cui dispongono come dogmi inconfutabili, soffocano ogni possibilità possibile di dare la voce ai veri accadimenti o alle ragioni degli stessi.

Home Away from Home – come tema generale ideato dal curatore Yev Kravt , è stata per me un occasione esplorativa del relativismo culturale proprio di ogni appartenenza, radicato nella propria lingua, nella cultura, nella religione nella quale ci sentiamo al sicuro semplicemente perchè ci siamo cresciuti e vissuti, come una sorta di Mura del pensiero che rassicurano. Ed il rafforzarsi di un dogma quotidiano, generato dal susseguirsi di informazioni verosimili che, pur non avendo la specificità e l’analisi critica di una fonte accademica ed accreditata, ma rispondenti all’esigenza dell’informazione veloce las- minute anticipatoria del pensiero critico,  sfuggono alla logica ed alla concreta ricerva della verità e assumono la forma del dogma.

La Fortezza di Larnaca, luogo prescelto dalla curatrice per posizionare la mia installazione è fortemente evocativa della Fortezza del nuovo Dogma, del V ormai collaudato e fortissimo potere: la Press, la stampa e dei giochi in essa sottesi, spesso ignorati dai suoi fedeli seguaci.

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