SCENOGRAFIE TEATRALI E CINEMATOGRAFICHE

  • Scenografia “Il gioco del tempo: in viaggio con Ulisse” Le sfere armillari di Rosa Mundi – Medusa, Rosone, Point de Vue, Condizione dell’umanità – sono state utilizzate per la scenografia del musical “Il gioco del tempo” al Summer Catania Festival a Villa Bellini, nel parcheggio delle carrozze, di fronte a un pubblico di oltre 2.000 persone nell’ottobre 2020.

  • Le opere di Rosa Mundi the box e una enorme installazione artistica denominata “la chiave dell’ultima cena” sono state le opere d’arte che sono state utilizzate come scenografia del musical “JUDAS THE GUESS” con la compagnia teatrale degli ESOSCHELETRI e la Regia di Sasà Neri nelle magiche atmosfere dei teatri di pietra, ossia il Parco Archeologico di Selinunte con i suoi templi nel 2018, il Parco Archeologico di Tindari con il suo teatro rivolto sul mare con in lontananza le isole Eolie, il Parco archeologico del Lilibeo dentro il museo della nave punica nel 2019, e i teatri Regio Teatro Santa Cecilia di Palermo, il Teatro Comunale di Messina ed il Teatro del 700 di Amelia.
  • Rosa Mundi La GRAPHOMANE performance art | Guest Artist Biennale del Sale

La graphomane ἰδὲ γὰρ ἀνθρώπους οἷον ἐν καταγείῳ οἰκήσει σπηλαιώδει, ἀναπεπταμένην πρὸς τὸ φῶς τὴν εἴσοδον ἐχούσῃ μακρὰν παρὰ πᾶν τὸ σπήλαιον, ἐν ταύτῃ ἐκ παίδων ὄντας ἐν δεσμοῖς καὶ τὰ σκέλη καὶ τοὺς αὐχένας, ὥστε μένειν τε αὐτοὺς εἴς τε τὸ πρόσθεν μόνον ὁρᾶν, κύκλῳ δὲ τὰς κεφαλὰς ὑπὸ τοῦ δεσμοῦ ἀδυνάτους περιάγειν, φῶς δὲ αὐτοῖς πυρὸς ἄνωθεν καὶ πόρρωθεν καόμενον ὄπισθεν αὐτῶν, μεταξὺ δὲ τοῦ πυρὸς καὶ τῶν δεσμωτῶν ἐπάνω ὁδόν, παρ᾽ ἣν ἰδὲ τειχίον παρῳκοδομημένον, ὥσπερ τοῖς θαυματοποιοῖς πρὸ τῶν ἀνθρώπων πρόκειται τὰ παραφράγματα, ὑπὲρ ὧν τὰ θαύματα δεικνύασιν (La Repubblica di Platone VII 514 a – b) Biennale del Sale | Pietralia Soprana – Sicily 2017 Screenplay and Choreography | Rosa Mundi

Sceneggiatura e coreografia | Rosa mundi. Lo spettacolo racconta la storia di quattro prigionieri legati uno ad uno in modo che non possano voltarsi mentre sono seduti a terra in profondità in una grotta. Fuori dalla grotta, c’è un mondo in movimento e voci. Musica composta da Mario Bajardi in sottofondo. L’eco e il ruggito del mondo penetrano nella caverna, alterandone la percezione umana. Dietro di loro, dietro la parete della grotta, c’è un fuoco intenso, una proiezione reale e immaginaria dei prigionieri generata dalle loro ombre unite al mondo reale. Uno dei prigionieri scrive costantemente lettere su un taccuino e gradualmente le scricchiola e le getta a terra I testi delle lettere sono in francese e sono tratti dal romanzo della psicoterapeuta belga Sophie Buyse, pubblicato nel 1995 da L’Ether Vague Patrice Thierry La nota psicoterapeuta ha scritto le tante lettere che compongono il suo romanzo durante uno stage scientifico che ha portato nel 1990 alle mura dell’isola di San Clemente a Venezia, oggi trasformata in un hotel di lusso.

I quattro prigionieri incarnano i generi di essere attribuibili all’opera di Platone, a coppie, cioè al sensibile e all’intelligibile.